Torre Grande di Falzarego – Via Dibona
Torre Grande di Falzarego, Via Dibona
La Via Dibona alla Torre Grande di Falzarego, è un percorso già impegnativo per lunghezza, orientamento e scarse protezioni lungo la via, tuttavia se salito con la dovuta preparazione offre una bellissima arrampicata libera a tratti assai esposta.
Zona: Dolomiti di Fanis, Passo Falzarego, Cortina
Quota di partenza (m s.l.m.): 2050 m
Quota di vetta (m s.l.m.): 2500 m
Apritori: Angelo Dibona, Ignazio Dibona e G. de Stefani
Sviluppo arrampicata: 300 m
Tipo di apertura: dal basso con pochi chiodi tradizionali
Esposizione: sud-est
Protezioni: chiodi cementati, resinati, chiodi tradizionali, clessidre
Difficoltà: V+, V+ obbl.
Note: arrampicata su ottima roccia, a metà via è possibile uscire verso destra lungo una cengia con cavo metallico che porta alla forcella tra le due torri
Equipaggiamento: normale da arrampicata, friends fino al 2 B.D. molto utili, kevlar per clessidre
Accesso: da Passo Falzarego, scendere qualche chilometro verso Cortina, fino al Ristorante da Strobel ove si parcheggia
Avvicinamento: prendere il sentiero ben marcato che dal parcheggio porta alla strada di guerra, proseguire verso destra, fino ai ruderi dell’ospedale di guerra, prendere un sentiero che porta in breve alla partenza della via, ore 0,30
Relazione
L1: partenza alla base di un diedro, anello cementato a sinistra, salire il diedro(poco a lato via moderna a fix) salire il diedro, IV+ poi proseguire un po’ a destra per risalti con erba, III, fino alla cima di un pilastro, sosta su chiodo cementato, 40 m
L2: spostarsi a sinistra, e superare un muro, IV,( 2 fix di una via moderna che tirano dritto) prendere una rampa che sale verso destra, III, sosta su anello cementato e 2 fix, 25 m
L3: salire una placca, IV ed entrare in un diedro, IV dal quale si deve uscire a destra per rocce più facili III fino ad un’evidente cengia ove si sosta su un chiodo ed un anello cementato, 40 m
L4: spostarsi a destra fino ad uno spigolo che si sale, III, sosta su chiodo cementato, 25 m
L5: proseguire su una bella placca, IV fino ad una rampa che va verso sinistra, sosta su chiodo e clessidra, 35 m (da questo punto seguendo la rampa che va a sinistra ed è in parte attrezzata con cavo metallico, si può facilmente uscire alla forcella tra le due torri)
L6: salire la soprastante placca, V molto continuo, cercando la via migliore, giunti in vista di un alberello secco reperire poco a sinistra la sosta su chiodo e clessidra, 30 m
L7: traversare verso sinistra, V- salire una fessura, V, proseguire ancora a sinistra, V, fino ad una nicchia gialla ove si sosta su resinati, 30 m
L8: salire dritti, IV, poi spostarsi in un canale aperto, IV, sosta su resinati, 35 m
L9: salire una placca, IV+ poi la fessura-camino formata dal pilastro giallo, con arrampicata continua, (tratto improteggibile e sostenuto) V+, e V, sosta su resinati sulla cima del pilastro, 30 m
L10: con spaccata portarsi sulla parete e superare una placca liscia, VI- o A0, poi raggiungere un ripiano, V+, proseguire stando a sinistra di una fessura, IV+, poi più facile, ma con roccia cattiva, IV, raggiungere la cresta ove si sosta su anello cementato, 30 m
L11: seguire la cresta, I, fino alla cima, sosta su spuntone, 50 m
Discesa: scendere a nord una placca per circa 15 metri, II+ fino ad una sosta su anello cementato da cui ci si cala circa 50 m, per breve cengia risalire circa 8 metri a destra (faccia a monte) scendere una placchetta, II, poi seguire una traccia che porta da un saltino che si scende, II seguire la traccia che in breve porta sotto alla Torre Piccola, poi per sentiero a tratti esposto, con passaggi in roccia di II, un’ultima paretina, II+ porta al sentiero che scende verso i mughi, raggiunta la strada militare, riprendere il sentiero percorso nell’ avvicinamento, che in breve riporta al piazzale del Ristorante da Strobel ore 1,30.
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