Pilastro dello Skurz – Via Aigle Azul

Pilastro dello Skurz - Via Aigle Azul

Un inverno, scendendo in sci la Valle Elvo ho notato questa singolare parete, che incredibilmente non era mai stata salita. Data la leggenda che vuole questo posto infestato dalle vipere, l’abbiamo chiamata Parete dello Skurz (Il leggendario maschio della vipera)

Guida alpina Gianni Lanza

La parete dello Skurz, se fosse a portata di mano sarebbe un gioiello, un’enorme placca, alta più di 200 m, di roccia compattissima e lavorata. Le vie sono state aperte salendo dal basso, grazie al contributo dei comuni di Muzzano e Sordevolo che hanno fornito parte del materiale.

La Via Aigle Azul al Pilastro dello Skurz ha un carattere alpinistico e sale il settore più orientale della parete. Il nome della via è stato ispirato da una maestosa aquila reale che, mentre si arrampicava, ci ha sorvolato.

Zona: Sordevolo, Valle Elvo

Quota di partenza (m): 1000 m (Tracciolino), 1450 (attacco della via)

Quota di vetta (m): 1600

Apritori: prima salita Gianni Lanza, Seba Biolcati, Franco Delzoppo, Alberto Castagneri e Teo Bizzocchi il 7 aprile 2007

Sviluppo arrampicata: 150 m la Via Aigle Azul, 180 m con l’ultimo tiro della Via dello Skurz

Tipo di apertura: dal basso con fix inox

Esposizione: sud

Protezioni: fix inox

Difficoltà: 6a, 5c obbl.

Note: le vie di questa parete sono poco frequentate ma offrono arrampicata continua su ottima roccia. le vie di questa parete sono poco frequentate ma offrono arrampicata continua su ottima roccia. Attenzione che dopo la pioggia la parete cola acqua, da fare in periodi asciutti.

Equipaggiamento: normale da arrampicata, i tiri non superano i 30 m

Accesso: da Biella raggiungere Oropa, quindi prendere la strada del Tracciolino che si segue per circa 10 km. Giunti 300 m prima del ponte sull’Elvo, parcheggiare in corrispondenza di una strada sterrata con sbarra (sentiero C3), indicazioni per il Rifugio Coda

Avvicinamento: il percorso di avvicinamento si svolge su terreno disagevole e poco segnato, richiede fiuto ed esperienza. Percorrere la sterrata segnavia C3 (indicazioni per il Rifugio Coda), risalendo la Valle Elvo. Passato il Punt Cabrin (o Ponte Elvo), si prosegue fino alle baite delle Piane (1320 m s.l.m. circa). Da qui alzando gli occhi è ben visibile sul versante opposto una roccia a forma di profilo di volto umano. Si prosegue per qualche minuto fino ad incontrare un bivio a sinistra che porta al Rifugio Coda: ignorarlo e proseguire dritto fino ad incontrare un’indicazione per il sentiero C17A per le Alpi Pian Prè, che si segue. Si guada l’Elvo e si sale su traccia lungo il sentiero per circa 10 minuti, fino ad incontrare un masso con indicazioni sbiadite che indicano a destra per “Skurz”. Abbandonare il sentiero e seguire le indicazioni sbiadite ed ometti che conducono ad un lungo mezzacosta su disagevole traccia. Si raggiunge in breve una prima pietraia, poi una seconda e si giunge ad un tratto boschivo dove sono presenti ometti e qualche bollo rosso sbiadito. Quando possibile, tenere a vista la roccia a forma a forma di volto, che ci dà la direzione da seguire. Si supera quindi un canale che conduce ad un tratto con betulle: qui siamo al di sotto della roccia a forma di volto, che a questo punto ha perso la sua forma ed è visibile solo un grande tetto. Superato un secondo avvallamento si punta ad una piccola selletta da cui si scorge un grande faggio. Giunti al grande faggio risulta bel visibile la parete e con breve discesa si raggiunge l’attacco delle vie. Cartellini alla base. Ore 2,00. 

Relazione

L1: 6a, sosta su 2 fix con anello di calata, 30 m
L2: 4c, 6a, sosta su 2 fix con anello di calata, 30 m
L3: 4a, sosta su 2 fix con anello di calata, 30 m
L4: 4c, sosta su 2 fix con anello di calata, 30 m
L5: 5a, sosta su 2 fix con anello di calata, 30 m
L6 (Via dello Skurz): 4a, 3°, sosta su 2 fix con anello di calata, 30 m

Discesa: in doppia sulla via se si vogliono concatenare più vie. Per la discesa è possibile percorrere la traccia di salita oppure, se si vuole giungere in cima alla parete si consiglia di proseguire in cresta che, con un passo in discesa conduce ad una radura con due grandi rocce rossastre che formano un piccolo canyon. Superare il canyon e continuare in salita per circa 10 minuti tra erba e rocce raggiungendo una piccola placconata che si aggira a sinistra: si giunge quindi ad un prato da cui è visibile il sentiero che conduce all’Alpe Pian Pre da cui si scende fino ad incontrare il bivio di salita, ripercorrendo l’itinerario di avvicinamento. Ore 1,30.

Foto-mappa per avvicinamento e discesa

Foto-relazione

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