Pulcinella nel cassetto
Pulcinella nel cassetto
Storia di piccoli segreti sotto il sole invernale del Mucrone
In questo inizio inverno le condizioni per l’ arrampicata su misto nelle Alpi Biellesi si son presentate buone. Molte cordate hanno ripetuto le classiche vie di misto con successo e soddisfazione. Ragionando da guide, con Teo abbiamo pensato che una vietta in più ci sarebbe stata bene. Il 20 dicembre siam partiti ed in tre orette l’ abbiamo aperta, salendo dal basso come d’ abitudine, chiodando in modo popolare come sempre in queste vie pensate per il divertimento di tutti. Non ne sapevamo nulla ma stavamo infrangendo un progetto di alcuni nostri amici.
Giunti che siamo alla partenza delle rocce, senza lesinare nelle maledizioni contro sacco pesante e neve che sfonda, alzata la testa un bel fix ci saluta. La scoperta ci rallegra in quanto pensiamo che la nostra fatica sarà ridotta. “Azzz, ci è già passato qualcuno, meglio così, andiamo a vedere” e saliamo un bel tiro di misto, seguito da un facile pendio che porta alle rocce a fianco della parte alta della Via Nessi. Qui giunti, i fix spariscono, evidentemente il tentativo fatto da ignoti finisce. Proseguiamo in apertura con altre quattro belle lunghezze e sbuchiamo tra un vento infernale al masso di uscita della Nessi, tut a post, possiamo scendere verso il caldo del Rifugio Savoia dove siamo attesi per il pranzo.
Salendo abbiamo rimosso due soste con catena poste in luoghi assai illogici, (ci verrà spiegato poi il motivo di quelle soste, che illogico non era) l’ idea è di informare tramite i social si che i proprietari si faccian vivi in modo di ridar loro il maltolto.
Ma qui entra Pulcinella ed i suoi segreti, per puro caso alla sera incontro in pizzeria un amico che mi racconta di aver partecipato a quello che Teo ed io pensavamo un tentativo. Ora sappiamo a chi dare le due soste rimosse, facciamo i complimenti per la bella intuizione senza pensare minimamente di aver rovinato un progetto importante. Infatti gli amici avevano già salito anche il salto sottostante e l’ idea era di finire la via in alto proprio come abbiamo fatto noi, ignari di tutto. Azzz ci siamo anche un po’ presi dei ladri di vie. Che scherzi ci tira a volte Pulcinella. Per Teo e me far quella via è stata una fatica rubata ad uno dei pochi giorni di riposo e sinceramente se sapevamo del progetto in atto mai ci saremmo stancati e gelati, ma c’ era il segreto e noi non sapevamo. Tuttavia niente è perduto, il gruppo di ideatori può rimettersi in gioco su altre linee vicine ed a lavoro finito se ne darà la giusta luce. Con questo articolo desidero solo sia chiara per tutti la nostra buonafede, colgo l’ occasione per augurare il massimo successo agli amici, credo che se lo porteranno a termine anche con qualche piccolo cambiamento, la loro via sarà bellissima e la Topovia diventerà…. la Topovariante.
Guida Alpina Gianni Lanza