Monte Camino, consegnate le perizie

La valanga era imprevedibile

Consegnate le perizie sulla valanga del Camino, secondo gli esperti non era prevedibile.

Di seguito l’articolo da me scritto l’8 marzo, che ora trova piena comferma.

In montagna estate o inverno il rischio zero non esiste. Come confermato dagli esperti dell’ARPA il grado di pericolo era fattore 3, quindi normale in stagione invernale, di fatto sulle Alpi Biellesi a sciare c’era il mondo, tutte le gite sono state percorse, tutti i canali ed i fuoripista tracciati, io stesso ho salito un pendio vicino al Camino, con la stessa quota, esposizione e pendenza. Quella placca latente che è partita sulla Nord non era ne visibile ne tantomeno prevedibile da nessuno stava lì in agguato e sarebbe comunque partita quando il fato ne avesse rotto l’equilibrio tanto con fattore 5 che con fattore 1.

Cari Ragazzi, scrivo da grande conoscitore della Nord del Camino e sono  convinto al 100% che l’accaduto sia da imputarsi a quel piccolo, imprevedibile, grado di fatalità che purtroppo in montagna è sempre presente e a cui noi tutti siamo esposti, quello che è successo poteva avvenire a chiunque, me per primo, sono addolorato per voi e per tutte le accuse e cattiverie che vi sputeranno addosso, per canto mio avete tutta la mia solidarietà e la grande ammirazione per il sangue freddo con cui avete condotto in condizioni così difficili il primo soccorso, senza la vostra perizia il bilancio sarebbe stato assai più grave.

Un grande grazie lo voglio rivolgere agli uomini del soccorso alpino, per la velocità e l’efficienza nel condurre l’operazione di recupero.

A tutti quelli che sentenziano vorrei che immaginassero di trovare al posto dei mie tre colleghi magari se stessi o i loro figli o i loro fratelli.

Guida alpina Gianni Lanza