Oggi una prima invernale
Prima invernale alla Via Giampi Simonetti al Mucrone
La via, aperta nel settembre 2017, percorre una linea incredibile sulla Parete Piacenza, che permette di raggiungere la vetta del Mucrone. Con uno sviluppo di 300 metri circa, la via non era ancora stata percorsa in inverno.
Mucrone, Via Giampi Simonetti, prima invernale Teodoro Bizzocchi, Gianni Lanza, Claudio Lanza e Dafne Munaretto il 29/12/2018.
I nostri pensieri e le foto di una grande giornata
Le salite che mi incutono più timore partono sempre la sera prima dell’azione vera e propria, a casa, quando scrupolosamente si prepara lo zaino: non è uno zaino raffazzonato, bisogna portare solo cose utili, dev’essere leggero ma contenere tutto, anche prevedendo possibili imprevisti, quei piccoli colpi di scena che in quei luoghi d’inverno possono far perdere molte ore.
Quando si parte la tensione si stempera già dai primi passi, si insegue l’alone circolare della pila frontale, si ascolta il freddo e la fatica e un passo dopo l’altro si sale con scricchiolìo della neve che accompagna le chiacchiere dei compagni. L’alba richiama l’attenzione, sono colori che non si vedono dalla città o dalla collina, solo la montagna li regala.
Appena si fa più chiaro siamo all’attacco, guardo su, la parete è grande, la via è lunga e mai banale: avevo avuto la fortuna di partecipare all’apertura, l’avevo poi percorsa d’estate con scarpette e maglietta (tutto un altro confort), eppure già non era stata facile. Il primo tiro è forse il più impegnativo, ce la metto tutta, tiro dopo tiro, la roccia gelida si scalda, un po’ di staffe un po’ di libera, una progressione rude, per niente raffinata ma molto efficace, mi piace tantissimo, la paura si stempera. Inseguiamo il sole, bellissimo, che ci attende alla fine del primo salto, poi si nasconde ed a tiri alterni ci viene a trovare. Guardo Gianni che sale, lo assicuro con attenzione, a veder lui sembra tutto facile, anche con gli scarponi nei piedi sulle placche danza. Ad ogni sosta mi guardo intorno, sento il profumo dell’inverno e della corda ghiacciata.
L’ultimo pendìo ci porta alla Croce: una soddisfazione immensa poter essere lì, vivere di quello splendore, avercela fatta. Gli occhiali da sole nascondono gli occhi lucidi, un’emozione che parte dalla gola, bellissimo. Un’emozione che nascondo un po’ di fronte a chi le grandi salite le ha compiute davvero. Bravissimi Gianni e Teo, vi ammiro molto. Bravissimo Claudio, anche noi “secondi” ci siamo battuti e ce l’abbiamo messa tutta. E’ stata una bellissima salita, una di quelle che non si dimenticano, dove i sorrisi sono stati ancora più numerosi dei metri percorsi.
Dafne Munaretto
Oggi invernale alla Giampi Simonetti, giornata indimenticabile. Ieri sera la convoca: il Teo mi chiama e consapevole che avrei trovato lungo ma non sono riuscito a dire di no. La compagnia è rodata e fantastica la giornata ci ha accompagnati, sono stanco a ma super appagato, un grazie agli apritori questa è proprio una via stupenda. E allora grazie a Teo, Gianni, Dafne per questa magnifica avventura.
Claudio Lanza
Oggi è stata una giornata speciale, ho affrontato la via con mio zio custodito nel cuore. Non mi pesava la fatica, ero sereno e felice, lui saliva con me, quando son arrivato in cima l’ ho liberato ed salito in cielo, verso ovest. Scendendo da Oropa il tramonto infuocava il cielo, era bellissimo, con il Monviso e le Alpi Marittime scure e lontane, Lui era lì. Ti tengo la mano caro Pietro…. ormai lontano, ma più che mai in me.
Guida Alpina Gianni Lanza
Non ho estro per scrivere ma è stato semplicemente uno dei GIORNI GRANDI.
Guida Alpina Teodoro Bizzocchi