Rolling Stones
Nuova via, nuova avventura
Passare cinque ore, molto attenti, arrampicando su una parete di estrema fragilità, dosando ogni passo ed ogni sforzo. Un’esperienza assai interessante, dove la delicatezza e la tecnica vengono messe alla prova. La via va pensata immaginando le mosse che verranno, come in una partita a scacchi. Non c’è nulla di evidente, su questo muro di roccia precaria dall’aspetto sinistro. Ci si muove con massima leggerezza per progredire, mentre il secondo sale e disgaggia tutto il possibile: fragore di pietre, che cadono alla base della parete, molta concentrazione, ma la matassa piano piano si districa e la cima è raggiunta. Non è una via tecnicamente difficile, ma non è adatta a principianti: qui si deve spingere con le gambe, tirare gli appigli il meno possibile. Voglio ringraziare Roby per aver condiviso questa bella avventura.
Gianni Lanza