San Giovanni d’Andorno – Via Bric di Masche
Bric di Masche – La parete delle streghe
Il Bric di Masche (delle streghe) è un luogo tra i più tetri del biellese. Anche in una giornata perfetta di primavera riesce ad esser freddo e scuro: il regno di muschi e licheni che patinano la roccia ovunque. Solo un vero biellese (Mucrocefalo) può aver il desiderio di aprire una via in un luogo così repulsivo. La parete è poco arrampicabile. Negli anni ’70 qualcuno aveva salito un tiro; successivamente un gruppo di volenterosi si era calato dalla parete con l’intento di pulire e attrezzare alcuni monotiri nella parte bassa. Ma il tutto, al momento, stava riassorbito dal muschio. Anni fa avevamo fatto un secondo tiro, tutto in artif con fix e alcuni passi su cliff. Oggi, complice una spaziale giornata di primavera, son tornato con Roby sulla parete. Abbiamo salito in totale cinque tiri, trovando già posizionate in parete le soste. Ne è uscita una bella via, in artificiale, ideale per chi voglia incominciare a provare le staffe e mettere qualche ancoraggio di progressione. Spero che qualche appassionato del genere la ripeta ogni tanto, cosi che non cada di nuovo nell’abbandono. Il luogo è molto particolare e le Masche si son rivelate benevole.
Gianni Lanza
Un luogo scoraggiante, ma in realtà molto particolare, vicino ma assai selvaggio.
Zona: San Giovanni d’Andorno, Rocca Colombaro (Parei Culumbera in dialetto)
Quota di partenza (m s.lm.): 1200 m al parcheggio, 1330 m la partenza della via
Quota di vetta (m s.l.m.): 1424 m cima della Rocca Colombaro
Apritori: prima salita Gianni Lanza e Roby Sellone il 5 maggio 2016. Prima invernale: Gianni Lanza e Dafne Munaretto il 29 dicembre 2017
Sviluppo arrampicata: 140 m
Tipo di apertura: dal basso con fix inox, rivetti e friends
Esposizione: nord
Protezioni: fix inox, rivetti
Difficoltà: A2, A2 obbl.
Note: una via didattica per l’arrampicata artificiale, dove la progressione avviene su fix, rivetti, friends e cliff. Tutte le soste sono su fix, è possibile calarsi con facilità
Equipaggiamento: normale da arrampicata, fifi, 2 staffe a testa, friends, cliff, i tiri non superano i 30 m
Accesso: da Biella risalire la Valle Cervo e seguire per il Santuario di San Giovanni d’Andorno. Superato il Santuario proseguire lungo la strada in salita oltrepassando il guado del Rio Bele, poi, dopo un tornante a sinistra con un bivio per la cava si superando altri 2 tornanti e raggiunta in corrispondenza di una pietraia sulla destra si parcheggia in un piccolo slargo della strada in leggera curva, dove parte la traccia.
Avvicinamento: seguire la vecchia traccia di cava che si imbocca di fianco alla pietraia e sale tra la vegetazione, poi salire il ripido pendio nel bosco che con ometti e nastri conduce alla base della parete. La via attacca in un diedro con un vecchio cordone a circa 2 metri da terra. Ore 0,30.
Relazione
L1: partenza su diedro, seguire la fessura, sosta leggermente a destra, A1, sosta su 2 fix, 25 m
L2: traversare a destra e salire sulla placca verticale, A1, passi su cliff, A2, poi traversare a sinistra sotto un tetto, utili friend medi, uscire alla sosta su cengia, A1, sosta su 2 fix, 30 m
L3: salire su placca verso sinistra, passi su cliff, superare lo strapiombo e raggiungere la sosta, A2, sosta su 2 fix, 25 m
L4: traversare a destra su friend e rivetti, proseguire verso un diedro e raggiungere la sosta, A2, sosta su 2 fix, 30 m
L5: salire su placca verticale, A1, poi con facile arrampicata raggiungere la vetta, III, sosta su 2 fix, 30 m.
Discesa: dalla vetta si può scendere alla meglio lungo il canale nord, che riporta alla partenza della via, oppure in doppia sulla via, quindi per sentiero di salita. Ore 0,50.
Foto-relazione
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Leggi il racconto dell’invernale Le Masche esistono, io le ho incontrate di Gianni Lanza, Dafne Munaretto, Mauro Tosin, Edoardo Bono