Torre di Boccioleto – Parete Ovest – Via Esposito

Torre di Boccioleto - Parete Ovest - Via Esposito

La Via Esposito alla Torre di Boccioleto (o Torre delle Giavine) è un itinerario spettacolare che cerca i punti deboli della parete ovest, sempre in grande esposizione. Salita in parte artificiale in apertura, oggi è una stupenda ed impegnativa arrampicata libera, con chiodatura plasir nel tratto più duro, ma severa in diversi tratti piuttosto tecnici e delicati. Una chicca storica su questa meravigliosa torre, sia per l’apertura mancata per un soffio da parte della Grande Guida Gardenese Giovan Battista Vinatzer, che per la riuscita da parte dell’altrettanto Grande, Ercole Esposito detto Ruchin

Dafne sul bellissimo diedro di partenza

Zona: Val Sesia, Boccioleto (VC)

Quota di partenza (m s.l.m.): 700 m dal parcheggio, 970 m attacco della via

Quota di vetta (m s.l.m.): 1057 m

Apritori: primo tiro Gianfranco Ferrari e Ercole Esposito nel 1942, secondo tratto Vinatzer e Nogler, ultimo tiro Gianfranco Ferrari e Ercole Esposito

Sviluppo arrampicata: 100 m

Tipo di apertura: dal basso con chiodi tradizionali

Esposizione: ovest, sud tratto finale

Protezioni: anelli resinati e qualche chiodo tradizionale

Difficoltà: 6b+/6c, 6a+ obbl.

Note: si sottolinea che le difficoltà maggiori si trovano in base alla nostra relazione su L2: il grado da noi proposto, più elevato rispetto ad altre fonti, considera il passaggio in arrampicata libera a vista, senza resting e con i moschettonaggi puliti, così come dovrebbe essere dato il grado

Equipaggiamento: normale da arrampicata, utili friends fino al blu numero 3 B.D.

Accesso: risalire la Val Sesia e raggiungere il paese di Boccioleto, quindi salire alla frazione Ronchi. Parcheggiare in uno slargo poco prima della prima casa che si incontra sulla strada.

Avvicinamento: prendere il sentiero che parte nel prato davanti alla casa e seguirlo fino alla base della Torre. Giunti sotto la Torre salire a sinistra verso la parete nord e raggiungere un comodo terrazzo dove ci si prepara, in corrispondenza dell’attacco della Parete Nord – Via Gaudino. Da qui ha inizio un’evidente cengia verso destra che porta ad un terrazzo in cui già da lontano è visibile la scritta di partenza della via. Ore 0,45.

Dafne sullo spettacolare strapiombo di L2
Gianni in uscita sul delicato L3

Relazione

L0: (come descritto nella sezione “avvicinamento”) percorrere la cengia ascendente verso destra per giungere ad un evidente diedro da cui parte la via (grande freccia con scritta), sosta su due resinati, 25 m

L1: salire il bellissimo diedro, 5b, al vecchio chiodo appena dopo il resinato uscire quindi a destra su cengia, 5c, quindi proseguire a destra (da proteggere), 3, quindi salire su blocchi staccati fino a raggiungere un resinato. Qui, per evitare il tiraggio delle corde sul tratto più difficile, consigliamo di attrezzare una sosta collegando questo resinato al successivo (eventualmente è possibile inserire anche un friend). Sosta su 2 resinati, 20 m

L2: affrontare l’evidente fessura che sale verso destra in strapiombo, 6b+/6c ottimamente protetto (vedi note sopra), uscire quindi a destra sullo spigolo, sosta su 2 resinati, 10 m

L3: salire verticalmente il vago diedro da cui si esce a sinistra su spigolo arrotondato, 6a, raggiunta una piccola cengia salire una placca tecnica con lungo runout per raggiungere un resinato, 6a+ delicato, qui traversare a destra con passaggi delicati ed esposti, 6a+, salire ancora su tratto ammanigliato per uscire a sinistra su piattoni, 6b, proseguire a sinistra su facile cengia esposta, 5a, sosta su 2 resinati, 20 m

L4: affrontare l’evidente fessura che sale verso destra, 5a, sosta sullo spigolo su 1 resinato, 1 fix e 1 spit, 10 m

L5: salire sopra la sosta per affrontare una bellissima fessura ostica in ingresso, passo di 6b poi 5c, collegandosi alla placca della Via Normale, che si sale con piacevole arrampicata lungo lo spigolo, 4c, sosta con catena, 25 m

L6 (Via Normale): proseguire verso destra, III, poi dopo un resinato salire per fessure alla cima, IV, sosta da calata, 15 metri

Discesa: dalla cima calate in doppia attrezzate lungo la Via Normale. Rientro per il sentiero di salita.

La bella fessura di L4
Dafne in uscita da L5

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Foto-relazione

Foto per gentile concessione di Davide Pareti - rielaborazione e tracciato montagnabiellese.com

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