Un incontro speciale, Martine Rolland, la prima donna al mondo che diventò Guida di Alta Montagna
Martine e Jean-Jeaques Rolland, due vite per montagna
Lei, Martine Rolland è stata la prima donna al mondo che nel 1983, a 34 anni, diventò guida alpina, in un ambiente fortemente maschilista e contrario.
Una giornata speciale.
Siamo alla Falesia di Ozein, una coppia di climber arrampica sulle vie vicine, si vede che non sono proprio dei ragazzini, ma salgono con tranquillità e stile su tiri di 6b+. Lui è molto socievole, si parla un po’, scopriamo così di avere al nostro fianco Martine e Jean-Jeaques Rolland due persone che hanno contribuito a scrivere la storia dell’alpinismo e delle guide alpine, entrambi sui 75 anni, ma agilità felina, forza e autocontrollo.
La partecipazione di Martine Rolland all’esame per diventare guida alpina nel 1979 non passò inosservata. Molti giornalisti erano presenti per raccontare l’evento, che fu oggetto di un articolo sulla rivista Elle nel 1979, “Une maman qui monte“. Fu quindi ammessa tra cinquanta persone su duecentocinquanta candidati iniziali e diventò un’aspirante guida. Nel 1983 divenne quindi la prima donna in Europa a diventare Guida Alpina.
Alcuni dei suoi colleghi non hanno visto di buon occhio l’ingresso di una donna tra loro ed hanno espresso dubbi sul desiderio dei clienti di avere una donna come guida. Martine Rolland racconta in seguito che l’alpinista “René Demaison disse alla stampa che non c’era bisogno di guide donne” e che i suoi colleghi maschi, scommettono per “tre quarti sul suo fallimento“, soprattutto commerciale. (Fonte: Wikipedia)
Nell’aprile 2021, all’età di 72 anni, Martine Rolland ha pubblicato il libro Première de cordée con Glénat. Dice di questo libro che “(può) essere una testimonianza di tutta l’evoluzione, di ciò che è accaduto nell’alpinismo per 50 anni. Tra i miei inizi e oggi, il mondo della montagna non è più lo stesso“. Racconta anche la sua vita professionale e la sua carriera alpinistica. Riportiamo il link di Amazon per l’acquisto del libro.
E poi c’è lui, che ha condiviso con la moglie lavoro e salite importanti, sempre con la battuta pronta, mentre con incredibile facilità passeggia da primo sui 6b di Ozein e ci consiglia alcuni tiri decisamente più duri che loro trovano molto belli.
Nel loro muoversi, gli anni passati in montagna, tra cui il Broad Peak (8047 m) ed il freddissimo Denali in Alaska (6190 m), sembrano non pesare. Ammiriamo il loro entusiasmo, andranno a Cogne, con il loro piccolo Wolkswagen per arrampicare alla falesia Gerard.
Scendiamo insieme, avevamo i nostri furgoni parcheggiati l’uno vicino all’altro e ci regalano la loro bellissima guida delle falesie di Briançon.
Ci salutiamo con il sorriso ed un selfie, grandi personaggi; li lasciamo pieni di ammirazione per la loro semplicità e la loro grandezza.